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Gli obiettivi di una formazione orientata alla conoscenza dei principali rischi coinvolti in qualsiasi attività quotidiana che implica il contatto con sostanze pericolose<!--break--> sono rivolti a generare una base etico-culturale per porre ogni operatore nelle condizioni di prevedere - quindi prevenire - eventuali danni derivanti dalla manipolazione e/o l’impiego di sostanze chimiche. Nell’articolo sono riportate alcune strutture intergovernative europee dedicate a quest’attività.
In questa nota è stata esaminata la struttura della filiera della plastica in Italia, costituita dalla fase di produzione dei monomeri, di polimerizzazione, di trasformazione della plastica e di fine vita.<!--break--> L’Italia è il terzo produttore europeo di plastica e il secondo consumatore; inoltre un terzo delle aziende coinvolte nel fine vita sono italiane. Per rafforzare la filiera in Italia è necessario aumentare la quantità di monomeri prodotti, facilitare la nascita di aziende di più elevata dimensione nel settore delle trasformazioni, di investire nella ricerca di plastiche legate al made in Italy, di creare un cultura della selezione dei rifiuti e di proibire la collocazione dei rifiuti plastici in discarica.
L’aumento demografico ed i cambiamenti climatici, assieme all’esaurimento progressivo delle tradizionali risorse fossili, oltre al costo eccessivo dell’import energetico, spingono i Paesi a promuovere politiche di crescita sostenibile.<!--break--> L’Europa da tempo ha intrapreso la strada delle politiche attente alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, tra le quali una crescente attenzione allo sviluppo della cosiddetta bioeconomia, e cioè di un’economia basata su risorse rinnovabili che riducano le emissioni di gas ad effetto serra e che non creino conflitto con la catena alimentare.
Quest’anno, per la prima volta, i cultori italiani di storia della chimica si sono dati appuntamento presso la sede bolognese dell’Alma Mater Studiorum.
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La varietà degli argomenti trattati, la presenza di numerosi giovani e l’eterogeneità dei partecipanti hanno contribuito a rendere questa edizione del Convegno particolarmente vivace e stimolante.
L’incontro organizzato a Bologna lo scorso giugno ha avuto l’obiettivo di focalizzare lo stato dell'arte nella preparazione, screening e caratterizzazione di forme cristalline (polimorfi, idrati, co-cristalli, sali, forme amorfe ecc.).<!--break--> Sono stati affrontati metodi di formulazione e protocolli, le relazioni struttura-proprietà e ci si è anche confrontati sui problemi legati ai brevetti e alla proprietà intellettuale.
Il workshop ha inteso fornire un forum interdisciplinare per discutere lo stato dell’arte dei progressi degli aspetti fondamentali del trasferimento di biologico di elettroni, indagato con approcci computazionali o sperimentali, e le applicazioni di biodispositivi ET per affrontare diverse patologie.
Un accordo di cooperazione tra la Società Chimica Italiana e il Consiglio Nazionale dei Chimici per un'informazione scientifica sempre più completa